Il pesce è un prodotto davvero delicato che, se non correttamente conservato, può cambiare il proprio aspetto, perdere le qualità organolettiche per le quali tanto lo amiamo e, non sia mai, deteriorarsi molto velocemente!
Per proteggerlo e preservarne la freschezza, nell’ultima fase della catena del freddo, apponiamo un leggero strato di acqua ghiacciata che aderisce sui nostri prodotti ittici: questa protezione totalmente naturale viene chiamata “glassatura” ed è costituita solo da acqua potabile, che non cambia il consumo del nostro pesce e, anzi, lo aiuta al momento della cottura.
La glassatura nasce quindi per proteggere il pescato, prolungandone l’alta qualità e la durata, oltre a garantire la protezione all’interno delle vasche dei nostri punti vendita.
RISOLVIAMO QUALCHE DUBBIO
La glassatura del pesce aumenta il rilascio di acqua durante la cottura?
No, se si seguono le corrette procedure di scongelamento, il leggero strato di acqua che costituisce la glassatura per il pesce intero e i filetti viene eliminato.
Infatti, quando i prodotti ittici rilasciano molta acqua durante la cottura nonostante le corrette procedure di scongelamento, non è colpa di un eccesso di glassatura, questo dipende dalla composizione specifica del pesce che stiamo cuocendo.
Come è normale tutti i pesci sono composti organicamente da una percentuale d’acqua, al pari delle verdure: un esempio fra tanti è quello delle zucchine, le quali rilasciano un gran quantitativo di acqua durante la cottura.
Allo stesso modo anche i prodotti ittici, una volta cotti, perdono la propria acqua interna, variabile in base ai diversi pesci.