2 Giugno 2023

Giornata Mondiale degli Oceani: quali sono e perché sono importanti.

L’8 giugno è la Giornata Mondiale degli Oceani, un’occasione per ricordare l’importanza del ruolo che ricoprono per l’ambiente marino e per l’esistenza stessa dell’umanità. L’Organizzazione delle Nazioni Unite in questo giorno ci invita a riflettere su come i nostri comportamenti quotidiani possano impattare sul benessere del pianeta blu.

Perché gli oceani sono importanti?

La superficie terrestre è composta per l’80% da acqua, che viene popolata da flora e fauna importantissime per l’ecosistema terrestre. Senza oceani quindi, la terra non sarebbe un posto ospitale per l’uomo. Ecco perché è così importante cercare di ridurre al minimo l’inquinamento delle acque oceaniche. Il WWF, infatti, stima che ogni anno finiscano negli oceani all’incirca 8 milioni di tonnellate di plastica. Un numero davvero troppo alto se consideriamo anche l’effetto nocivo delle microplastiche oceaniche sulla catena alimentare.

Quanti oceani ci sono nel mondo?

Quando pensiamo all’oceano forse non ci rendiamo davvero conto della sua vastità. Forse è per questo che lo immaginiamo come univoco. In realtà però gli oceani riconosciuti a livello mondiale sono cinque, ognuno dei quali ha caratteristiche differenti:

  • L’Oceano Pacifico, il più vasto di tutti, bagna l’Asia, l’Australia e l’America e si estende dal circolo polare artico a quello antartico, contenendo più della metà delle acque del nostro pianeta. Forma numerosi mari, racchiusi da golfi, penisole e archi insulari come il mare di Bering, il mare di Ohotsk e il mar del Giappone.
  • L’Oceano Atlantico è il secondo per estensione dopo il Pacifico e ricopre il 20% della superficie terrestre. Il nome deriva dalla mitologia greca, in cui Atlante è il titano costretto da Zeus a sorreggere il peso del mondo sulle sue spalle. È l’oceano che separa L’Europa, l’Africa e l’Asia dall’America e s’incontra con l’oceano Pacifico attraverso lo stretto di Bering che divide l’Alaska statunitense dalla Siberia russa. Forma mari particolarmente chiusi come il mar Mediterraneo, il mar Baltico e il mar dei Caraibi.
  • L’Oceano Indiano confinante con Africa, Asia e Oceania, comprende uno dei mari più famosi del mondo, il Mar Rosso, noto per la sua ricca biodiversità marina e per la presenza di molte barriere coralline, che lo rendono una delle mete turistiche più interessanti per gli appassionati di immersioni.
  • L’Oceano Artico, quello più a nord di tutti e uno dei più freddi, la sua superficie infatti, è quasi interamente ricoperta di ghiaccio. Purtroppo, però, a causa del surriscaldamento globale il suo microclima è a rischio. Negli ultimi anni, infatti, stiamo assistendo a un progressivo disgelamento dei ghiacciai che, se non prendiamo in fretta dei seri provvedimenti, diventerà un fenomeno irreversibile.
  • L’Oceano Antartico, quello più a sud di tutti, è stato riconosciuto solo nel 2000 come vero e proprio oceano a livello globale. A darne notizia è stato un articolo apparso sul National Geographic, nel quale si sottolineava come l’oceano Antartico presenti caratteristiche del tutto peculiari che lo classificano come oceano: l’aria è più fredda, i ghiacciai presentano una colorazione più bluastra, ed è l’unico che abbraccia completamente un continente.

Le zone FAO e la tracciabilità del nostro pescato.
Si dice che il numero di specie presenti negli oceani sia ancora sconosciuto. Molti studiosi, infatti, pensano che il 91% degli esseri viventi presenti negli oceani debba ancora essere classificato.
Quando si tratta di pesca però, la FAO (Food and Agriculture Organization) ha definito delle precise aree geografiche dalle quali attingere. Le zone FAO infatti, rappresentano oceani, mari o porzioni degli stessi. Noi di Sapore di Mare, ad esempio, attingiamo dall’Atlantico Nord-Orientale (27), dal Mar Mediterraneo (37.1, 37.2, 37.3) e Mar Nero (37.4). Per il pesce pescato in acque interne o di allevamento è sufficiente indicare il paese di cattura o di allevamento. Tutte queste regole si applicano anche ai prodotti surgelati e per questo motivo è possibile conoscere la zona FAO del nostro pescato e se proviene da allevamento.

Le zone di pesca Fao

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