2 Agosto 2023

Il pesce non va in vacanza! Scatta il fermo pesca

Durante l’estate il caldo e le giornate trascorse sotto l’ombrellone aumentano la voglia di pasti leggeri e freschi: il pesce diventa quindi protagonista di numerose ricette.

Eppure, proprio nella stagione estiva, si attua il cosiddetto fermo pesca, ovvero un periodo di “fermo” dell’attività marittima. Questa pratica ha l’obiettivo di tutelare le specie ittiche più a rischio, in quanto maggiormente commercializzate, favorendone la riproduzione.

Il fermo pesca riguarda soprattutto le tecniche di pesca più invasive (es. reti a strascico) per preservare la fauna ittica ed evitare di danneggiare l’ecosistema marino. Nonostante questo periodo di fermo il consumatore può continuare a mangiare pesce anche durante questi mesi grazie ai prodotti ittici surgelati pescati nei mari italiani e surgelati direttamente a bordo oppure il pesce allevato.  

I vantaggi di consumare pesce surgelato durante il fermo pesca

Come riportato dall’Istituto Europeo di Oncologia (IEO), il pesce surgelato è il modo per consumare pesce con la garanzia di qualità e tracciabilità e rappresenta una valida alternativa a quello fresco: è infatti una fonte di proteine facilmente digeribili e contiene acidi grassi omega-3, vitamine, in particolare quelle del gruppo B, A, E e D, e minerali come il fosforo.

Attraverso la surgelazione, le caratteristiche nutrizionali ed organolettiche vengono preservate in quanto il pesce viene trasformato in un tempo brevissimo, così che l’acqua formi dei micro cristalli che consentono di conservarlo senza danneggiarlo.

È utile ricordare anche che il pesce surgelato ha il vantaggio di poter essere acquistato e conservato adeguatamente a casa, costituendo un’ottima scelta per un pranzo o una cena appetitosa e veloce da preparare.

Il pesce surgelato rappresenta quindi la scelta ottimale non solo per la salute ma anche per la sostenibilità ambientale che permette di continuare a mangiare il pesce locale dell’Adriatico, meno conosciuto ma ricco di proprietà nutrizionali, quindi meno commercializzato riducendo la pressione sugli stock ittici, ha un minore impatto sui trasporti e… sulle nostre tasche!

Anche il pesce di allevamento costituisce una valida opzione per il consumatore. L’acquacoltura sostenibile, infatti, può costituire una soluzione al problema dell’eccessivo sfruttamento delle risorse ittiche e garantire la salvaguardia della fauna marina. Orata e branzino da allevamenti italiani, come quelli che trovi nel nostro assortimento, rappresentano non solo una scelta responsabile ma anche gradita al palato. Un’acquacoltura sostenibile e certificata è inoltre garanzia di pesce di qualità che non ha nulla da invidiare al pescato di cattura!

Ecco alcune ricette da provare con il pescato locale

Per assaporare il gusto del mar Adriatico anche durante l’estate, via libera a mazzancolle, pannocchie, alici, e vongole surgelate fresche.

  • Insalata di riso venere con mazzancolle, pesche, sedano e olive taggiasche
  • Spaghetti con pannocchie, pomodorini e prezzemolo
  • Trota salmonata al vapore con pepe rosa e insalatina di valeriana e prugne
  • Branzino alla griglia con insalata estiva millecolori
  • Pasta con alici e cipolla croccante
  • Filetti di orata al forno con patate al profumo di basilico e pomodorini

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